Langhe, Roero e Monferrato
Le Langhe
Colline e vigneti che si alternano a castelli e borghi storici
Questo è il paesaggio che si propone allo sguardo dei visitatori che visitano le Langhe.
In antichità l’area, popolata dai celti liguri, subì invasioni da parte dei romani a partire dal 179 a.C., ma solo con Augusto si può parlare di un vero processo di romanizzazione.
Durante il periodo carolingio fanno parte della Marca Aleramica.
Alcuni territori rimasero in diretto possesso degli Aleramici, sotto l’autorità del Senato di Milano, fino al’700, quando passarono al Ducato di Savoia, col trattato di Utrecht (1713) al termine della guerra di successione spagnola.
Tra ‘800 e inizio ‘900 le Langhe conobbero un forte degrado e un’estrema povertà, seguito da un progressivo spopolamento a favore delle città industriali (soprattutto Torino e Savona).
Durante la Seconda guerra mondiale, le Langhe furono teatro della lotta di resistenza, descritta nei romanzi dell’albese Beppe Fenoglio.
Nel corso degli anni ’90 un rinnovato interesse per il mondo agreste ha portato alla ristrutturazione (spesso operata da cittadini non italiani) di cascine e castelli, riconvertiti in agriturismi, bed and breakfast e musei etnografici, nonché all’investimento in produzioni agricole d’eccellenza e all’interesse per il turismo.
Tutto ciò ha tramutato le Langhe in una zona economicamente competitiva e benestante.
Il Monferrato
Negli ultimi tre secoli il Monferrato ha attraversato, con il resto del Piemonte e del Regno di Sardegna le vicende delle guerre Napoleoniche, del risorgimento, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana, caratterizzandosi sempre più come luogo della viticoltura, del vino e di altre industrie alimentari.
http://viaggiare.dimoredepoca.it/index.php/dimoredepoca/alla-scoperta-del-monferrato-tra-colline-castelli-e-borghi-antichi/
Nel 1937 la nuova provincia di Asti, staccata da quella di Alessandria, ha incorporato una parte rilevante della regione storica del Monferrato, sebbene storicamente la città di Asti sia appartenuta al Marchesato del Monferrato solo per un breve periodo del Trecento, rappresentando precedentemente un potente nemico.
Chivasso
Discorso opposto per la città di Chivasso, che nonostante sia stata una delle residenze preferite dai Marchesi di Monferrato prima di Casale, nonché storica capitale del marchesato, ad oggi non è considerata parte della regione geografica del Monferrato sebbene ne faccia parte storicamente come Alba.
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Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 con gli alleati e l’occupazione germanica, il Monferrato ha vissuto in pieno la guerra di resistenza, i bombardamenti anglo-americani, la guerriglia partigiana (con anche una delle brevi repubbliche partigiane, la repubblica dell’alto Monferrato dal settembre al dicembre 1944), la persecuzione degli ebrei, le deportazioni e i rastrellamenti, come testimonia anche la narrativa su quei tempi.
Il Roero
Area già abitata in epoca romana, per le fiorenti viticulture qui impiantate, il Roero è però terra spartita tra le diverse fazioni operanti in Piemonte nel Medioevo.
Gli Aleramici,, che in queste terre si scontravano con le truppe di Asti ed Alessandria, possedevano alcuni castelli sparsi sulle rocche. Anche il ramo aleramico dei Marchesi di Saluzzo aveva degli avamposti nella zona.
La storia del Roero si collega con la storia delle Casane Cortigiane che dominarono su queste rocche e imposero il loro nome a questo territorio. All’interno di queste casane, particolare influenza ebbe la famiglia che ha dato il nome alla zona, la famiglia originaria di Asti dei Roero.
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